Magistrato, poeta, pittore, designer e ceramista, Giovanni Acquaviva nasce a Marciana Marina, nell'isola d'Elba, nel 1900.
Come pittore partecipa a numerose Biennali di Venezia e Quadriennali di Roma.
Collabora dall'inizio degli anni Trenta con la manifattura di ceramiche artistiche savonese "C.A.S.", di Bartolomeo Rossi, producendo rare ceramiche, rivoluzionarie sia nelle forme che nei decori, considerate tra le prime ceramiche futuriste realizzate in Italia.
Nel 1934 alcune ceramiche di Giovanni Acquaviva sono esposte alla "I Mostra d'Arte Premio Città di Alassio".
Nel 1938 è presente con un vaso globulare, di ispirazione meccanica, alla mostra romana organizzata dall'"E.N.A.P.I." (Ente Nazionale per l'Artigianato e le Piccole Imprese).
Nel 1932 Giovanni Acquaviva conosce Tullio D'Albisola che nel 1939 lo chiama a collaborare con la fabbrica di maioliche artistiche albisolese "M.G.A." di proprietà della sua famiglia per la quale, nello stesso anno, Acquaviva realizza il famoso servizio da tavola "Vita di Marinetti".
Negli anni Quaranta si dedica alla promulgazione dell'idea futurista redigendo manifesti e organizzando incontri di poesia.
Giovanni Acquaviva muore a Milano nel 1971
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